Preferisco le stelle di Tommy Dibari

Immergiti nella storia di Michele Lovero, un giovane pugliese con il sogno di insegnare, che si trova invece a Milano come poliziotto. In “Preferisco le stelle” di Tommy Dibari, una telefonata notturna di una bimba in cerca della madre porta Michele a fare una scelta di cuore: smorzare la realtà o accompagnarla in un viaggio tra le stelle. Scopri come una storia di perdita si trasforma in un racconto di speranza e umanità. Non perdere l’occasione di leggere questa toccante avventura! 

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La recensione di newslibri.it

“Preferisco le stelle” di Tommy Dibari è un romanzo che racconta una storia semplice, ma profondamente toccante, capace di risvegliare nel lettore una gamma di emozioni autentiche. La trama, costruita attorno alla vita di Michele Lovero, un giovane pugliese laureato in lettere, ci immerge in un racconto di sogni infranti, scelte obbligate e umanità ritrovata.

Michele è il classico ragazzo del sud Italia, cresciuto con il sogno di diventare insegnante. La sua laurea in lettere testimonia la sua passione per l’educazione e il desiderio di trasmettere il sapere alle nuove generazioni. Tuttavia, come spesso accade, la realtà si frappone tra Michele e i suoi sogni. Il concorso pubblico, che rappresenta per lui l’unica via per realizzare il suo desiderio, viene continuamente rimandato, lasciandolo in un limbo di incertezza e frustrazione. In attesa di una svolta, Michele accetta di lavorare come cameriere nel pub di un amico, un lavoro che gli permette di sbarcare il lunario, ma che non soddisfa la sua sete di realizzazione personale.

Quando l’ennesimo rinvio del concorso giunge dal Ministero dell’Istruzione, Michele si trova a dover prendere una decisione difficile: continuare ad aspettare un futuro incerto o unirsi ai tanti amici che, per necessità, hanno deciso di intraprendere la carriera in polizia. Nonostante la carriera di poliziotto sia lontana dalle sue aspirazioni, Michele si adegua alla situazione e, con determinazione, supera brillantemente le prove, venendo destinato a Milano.

Ed è proprio a Milano, in un ambiente nuovo e in una vita che non aveva mai immaginato, che Michele affronta una delle sfide più significative della sua esistenza. Durante una notte di turno al centralino, riceve una telefonata che cambierà la sua vita. Dall’altro capo della linea c’è una bambina, confusa e smarrita, che chiede aiuto per ritrovare sua madre. Il padre le ha detto che la madre è “volata in cielo” dopo un incidente automobilistico, e la piccola, nella sua innocenza, spera che qualcuno possa riportarla indietro.

In quel momento, Michele si trova di fronte a un bivio morale. Da una parte, c’è la possibilità di smorzare la fantasia della bambina, di riportarla alla cruda realtà con parole che, seppur giuste, rischierebbero di ferirla profondamente. Dall’altra, c’è la possibilità di assecondare il bisogno di accudimento della piccola, di sostenere il suo fragile mondo interiore con un pizzico di fantasia e dolcezza. Michele sceglie la seconda strada, accettando simbolicamente di “indagare tra le nuvole” per ritrovare quella madre perduta.

Questa scelta, apparentemente semplice, rappresenta il cuore pulsante del romanzo. Michele, che fino a quel momento aveva vissuto nella disillusione, ritrova una parte di sé attraverso l’incontro con l’innocenza della bambina. La sua decisione di non distruggere il sogno della piccola, ma di sostenerlo, gli permette di riscoprire la bellezza della speranza, quella stessa speranza che aveva quasi dimenticato nella sua vita adulta, fatta di rinunce e compromessi.

Tommy Dibari, con una scrittura fluida e delicata, riesce a tratteggiare con grande sensibilità la crescita interiore di Michele. Il protagonista non è un eroe, né aspira a esserlo; è un giovane uomo che, come tanti, si trova a navigare tra le difficoltà della vita moderna, fatta di incertezze economiche e sogni spezzati. Eppure, attraverso la scelta di aiutare la bambina a mantenere la sua innocenza, Michele compie un gesto profondamente umano, che lo eleva e lo riavvicina ai suoi ideali originari.

“Preferisco le stelle” non è solo la storia di un ragazzo che si trova a scegliere tra realtà e fantasia, ma è anche una riflessione più ampia sulla necessità di mantenere uno sguardo poetico sulla vita, anche quando le circostanze sembrano spingerci verso il cinismo. Il titolo stesso del romanzo è emblematico: preferire le stelle significa scegliere di guardare in alto, di mantenere vivo il desiderio di sognare, anche quando la realtà ci tiene ancorati a terra.

La forza del romanzo di Dibari risiede nella sua capacità di raccontare una storia universale con autenticità e senza inutili artifici. I personaggi, pur nella loro ordinarietà, riescono a trasmettere emozioni profonde e a far riflettere il lettore su temi fondamentali come il senso della vita, la perdita e la capacità di resistere.

In conclusione, “Preferisco le stelle” è un romanzo che parla al cuore. Tommy Dibari ci offre una storia che, pur partendo da un contesto realistico e contemporaneo, riesce a elevarsi a un livello più alto, quello delle emozioni e dei sogni. È un invito a non smettere mai di credere nelle stelle, anche quando tutto sembra suggerirci di abbassare lo sguardo. Un libro che commuove fa riflettere e, soprattutto, lascia una traccia indelebile nell’animo di chi lo legge.

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