relazioni di coppia

Perché finisce di Maria Beatrice Alonzi

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Scopri perché tutte le tue relazioni finiscono allo stesso modo con “Perché finisce” di Maria Beatrice Alonzi.

Vuoi capire perché ti senti bloccato in schemi emotivi che ti impediscono di amare davvero?

Questo libro ti offre una guida per esplorare le tue emozioni, riconoscerle e trasformarle in forza.

Ora è il momento di cambiare: guarda dentro te stesso e trova il coraggio di vivere l’amore autentico che meriti! 

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La recensione di newslibri.it

“Perché finisce” di Maria Beatrice Alonzi è un libro che affronta una delle domande più difficili e universali: perché le storie d’amore finiscono? In modo diretto e potente, Alonzi guida il lettore in un viaggio di scoperta personale, sfidando le convinzioni più radicate sull’amore e sulle relazioni. Questo libro non è un semplice manuale su come superare una rottura, ma piuttosto un invito a guardarsi dentro, a comprendere le dinamiche emotive che ci portano a ripetere sempre gli stessi errori.

La premessa è semplice ma incisiva: credevi fosse “vero amore”, eppure non ha funzionato. E non funzionerà mai finché non capirai perché tutte le storie finiscono sempre allo stesso modo, anche quando iniziano in modo diverso. Alonzi, con la sua esperienza e profondità, ci spiega che il problema non risiede soltanto nell’altro o nelle circostanze esterne, ma nella nostra incapacità di riconoscere e gestire le nostre emozioni.

Uno dei punti centrali del libro è proprio la capacità di *guardarsi dentro*. Spesso, viviamo le relazioni in modo reattivo, lasciandoci guidare da emozioni non comprese, che finiscono per controllarci e sabotare i nostri legami affettivi. Alonzi ci invita a prendere in mano la “mappa delle emozioni” che ci permette di comprendere il vero ruolo di ciò che proviamo: le emozioni non sono nemiche da evitare, ma strumenti vitali per la nostra crescita e sopravvivenza. Capire cosa proviamo e perché lo proviamo è il primo passo per interrompere quel ciclo ripetitivo di relazioni che finiscono sempre nello stesso modo.

Attraverso un linguaggio accessibile ma profondo, l’autrice esplora le emozioni represse, che spesso restano nascoste dietro la paura di sentirsi sbagliati o di non essere in grado di amare. “Non è amore se le sue idee diventano tue, se curi per farti amare, se ti sostituisci all’altro”, scrive Alonzi, mettendo in luce una verità spesso ignorata. Molte persone cadono nella trappola di confondere l’amore con la dipendenza emotiva, con la necessità di essere validati dall’altro o con il sacrificio di sé per mantenere la relazione a tutti i costi. Ma questo, come sottolinea l’autrice, non è amore. È un meccanismo che ci porta a perdere noi stessi e a soffocare i nostri bisogni e desideri, nella speranza che l’altro ci accetti.

Alonzi scardina il mito del romanticismo idealizzato, che spesso vede la relazione come un campo di battaglia dove ci sono vittime e carnefici. In questo processo di guerra emotiva, la vittima diventa inevitabilmente uno dei due partner, e la relazione diventa un terreno di lotta e sacrificio. Il vero amore, suggerisce l’autrice, non prevede vittime. È uno spazio di crescita reciproca, dove entrambi i partner possono fiorire e riconoscere i propri bisogni senza sentirsi in colpa o in difetto.

Il libro offre un messaggio di speranza per chi si sente intrappolato nel dolore della fine di una storia. “Se hai paura che il tuo cuore non guarisca più, se qualcuno ti manca, se ti chiedi se hai fatto abbastanza, se vali abbastanza, guarda dentro di te e poi dammi la mano”, scrive Alonzi, con un tono empatico e rassicurante. La fine di una relazione non è mai facile, ma può essere l’inizio di una rinascita personale. Invece di cercare risposte solo nell’altro, l’autrice ci invita a fare un viaggio interiore, per scoprire che non siamo rotti o sbagliati, ma semplicemente esseri umani che stanno imparando a navigare il complesso mondo delle emozioni.

Un altro tema fondamentale del libro è la distinzione tra bisogni e obblighi. Spesso, nelle relazioni, i nostri bisogni si confondono con gli obblighi che ci imponiamo o che crediamo di dover sostenere per mantenere l’altro felice. Questa confusione porta a cancellare i nostri desideri autentici, lasciandoci esausti e vuoti. Alonzi ci mostra come liberarsi da questa dinamica tossica, insegnandoci a riconoscere e rispettare i nostri bisogni senza sentirci in colpa.

Il libro si conclude con un appello all’azione: “Ora tocca a te avere coraggio e fare di te una persona intera, ho fiducia in te, non avere paura. Cominciamo.” Questo invito finale riassume perfettamente il messaggio di Alonzi: la fine di una relazione non deve essere vista come un fallimento, ma come un’opportunità per ricostruirsi e crescere. È un momento per ritrovare la propria interezza, per riconnettersi con chi siamo veramente e con ciò di cui abbiamo bisogno.

In sintesi, “Perché finisce” è un libro potente, capace di toccare corde profonde e di offrire una nuova prospettiva sulle relazioni e sulle emozioni. Maria Beatrice Alonzi riesce a trasformare il dolore della fine di una relazione in uno strumento di crescita personale, invitandoci a esplorare le nostre emozioni, a liberarci dai meccanismi tossici e a costruire un nuovo modo di vivere l’amore, più autentico e consapevole. Per chiunque si senta intrappolato in cicli relazionali ripetitivi o incapace di amare pienamente, questo libro offre una guida preziosa e trasformativa.

 

 

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