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L’enigma nella Nurra di Gavino Zucca

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Scopri il mistero che avvolge “L’enigma nella Nurra” di Gavino Zucca, un thriller avvincente ambientato nella Sardegna del 1963.

Segui il tenente Roversi mentre indaga sull’omicidio di un giornalista, legato a tensioni minerarie, e sulla misteriosa scomparsa di un pittore.

Unisciti a lui in un’indagine che sfida le regole e mette alla prova la sua astuzia, mentre i segreti della Nurra si svelano.

Non perdere l’occasione di immergerti in un romanzo ricco di colpi di scena e atmosfere suggestive!

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L’enigma nella Nurra (Le indagini del tenente Roversi Vol. 9)

La recensione di newslibri.it

Nel romanzo “L’enigma nella Nurra” di Gavino Zucca, il lettore viene catapultato nella Sardegna del 1963, dove il paesaggio mozzafiato si fa cornice a una storia di intrighi, misteri e tensioni sociali. La narrazione inizia con il ritrovamento del corpo senza vita di Francesco Gallo, un giornalista torinese, ai piedi del Monte Forte. La scena del crimine è impregnate di un’atmosfera cupa e sinistra, che subito cattura l’attenzione del lettore, invitandolo a scoprire i segreti che si celano dietro questo omicidio. La morte di Gallo non è solo un evento isolato, ma segna l’inizio di un’indagine complessa che esplora i legami tra il giornalismo, la verità e le dinamiche di una comunità segnata da tensioni legate alla crisi mineraria dell’isola.

Il protagonista, il tenente Roversi, è un investigatore che incarna il conflitto tra il dovere professionale e l’istinto personale. Estromesso dal caso principale, Roversi si ritrova a dover affrontare un’indagine che, inizialmente, sembra secondaria: la scomparsa di Carmine Fusco, un pittore dilettante con un passato da galeotto. Questo passaggio nella trama introduce una dimensione di profondità emotiva, in quanto Roversi è determinato a scoprire la verità e a connettere i due casi, ostacolato dalle pressioni della gerarchia e dal contesto politico dell’epoca. La sua capacità di interrogare e di mettere insieme i pezzi del puzzle diventa una metafora della ricerca della verità in un mondo in cui le apparenze possono essere ingannevoli.

La scrittura di Zucca è avvincente e dettagliata, capace di evocare le asperità della Sardegna, creando un contesto che diventa quasi un personaggio a sé stante. La descrizione dei luoghi e delle situazioni è così vivida da far sentire il lettore parte integrante della narrazione. La Nurra, con i suoi paesaggi aspri e i suoi misteri, riflette le tensioni interne dei personaggi, rendendo la lettura non solo un viaggio fisico ma anche un’odissea emotiva. I dialoghi sono incisivi e i personaggi ben delineati, ognuno con le proprie debolezze e segreti, contribuendo a un’atmosfera di costante suspense.

L’intreccio delle due indagini, quella dell’omicidio e quella della scomparsa di Fusco, è il cuore pulsante del romanzo. Roversi, nonostante le avversità, si dimostra un detective astuto e tenace, pronto a seguire le sue intuizioni anche quando questi lo portano in rotta di collisione con i suoi superiori. Questa determinazione è fonte di ammirazione, poiché il lettore viene coinvolto nella sua lotta per la giustizia. La costruzione della tensione narrativa è abilmente gestita, portando il lettore a riflettere sulle scelte morali dei personaggi e sulle conseguenze delle loro azioni.

Inoltre, il tema del passato che ritorna è centrale nella narrazione. La figura di Carmine Fusco, con il suo passato da galeotto, non è solo un mistero da risolvere, ma rappresenta anche il peso delle scelte passate e come queste possano influenzare il presente. Roversi si trova a dover affrontare non solo i fantasmi degli altri, ma anche i propri, rendendo la sua indagine un viaggio verso la conoscenza di sé. La scrittura di Zucca riesce a catturare questo aspetto con grande sensibilità, permettendo al lettore di esplorare le sfumature dell’animo umano.

Il romanzo non si limita a essere un semplice giallo; è anche una riflessione sulle dinamiche sociali e sulle ingiustizie che spesso si celano dietro le facciate della rispettabilità. La crisi mineraria, come sfondo, diventa una metafora della lotta per la sopravvivenza e della ricerca di verità in un contesto di incertezze. Le tensioni tra le classi sociali e i conflitti di interesse emergono, rendendo la lettura non solo coinvolgente ma anche stimolante a livello intellettuale.

In conclusione, “L’enigma nella Nurra” di Gavino Zucca è un romanzo che riesce a combinare sapientemente un’indagine poliziesca con una profonda esplorazione dei temi umani. La storia del tenente Roversi, le sue sfide e la sua determinazione a cercare la verità risuonano con forza, rendendo ogni pagina un invito a riflettere sulle complessità della vita e sulle conseguenze delle nostre scelte. Questo libro è una lettura imperdibile per chi ama i misteri ben costruiti e i ritratti accurati della natura umana, destinato a lasciare un segno profondo nel cuore di chi lo affronta. 

 

 

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