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La bambina non mangia carne di Gloria Bova

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Scopri “La bambina non mangia carne” di Gloria Bova: un saggio che esplora la storia dell’Umanità attraverso gli occhi di una bambina degli anni Sessanta che rifiuta di mangiare carne.

Questo viaggio coraggioso e multidisciplinare indaga il rapporto tra esseri umani, animali e ambiente, offrendo risposte semplici a domande profonde.

Con una narrazione unica, Bova rivela il legame psichico del cibo e propone una teoria universale della psiche che abbraccia tutto ciò che esiste.

Una lettura imperdibile per chi cerca di comprendere il nostro posto nel mondo. 

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La recensione di newslibri.it

Un viaggio di scoperta attraverso gli occhi di una bambina

“La bambina non mangia carne” di Gloria Bova è un saggio straordinario che ci trasporta in un viaggio unico attraverso la storia dell’Umanità, guidati dalla purezza e dalla semplicità dello sguardo di una bambina degli anni Sessanta. La protagonista, Laura, rifiuta di mangiare carne, un atto di ribellione che diventa il filo conduttore di una riflessione profonda sui temi del nostro tempo. Questo libro è più di una semplice narrazione; è una riflessione illuminante che ci invita a esplorare le domande fondamentali sulla nostra esistenza, come: Chi siamo veramente? Perché non troviamo pace nonostante il nostro desiderio ardente? E perché ci sentiamo superiori agli altri esseri viventi, anziché accettarli come semplicemente diversi?

Bova cattura subito l’attenzione con la forza e l’originalità della sua proposta. Utilizzando la storia di Laura, la sua narrazione si snoda attraverso un prisma multidisciplinare che combina psicologia, storia e filosofia, offrendo ai lettori un percorso di introspezione e scoperta.

Un’analisi profonda dei nostri rapporti con il mondo

Il libro si articola in alcune parti, ognuna delle quali svolge una funzione unica e cruciale nel processo di esplorazione e comprensione proposto dall’autrice. Bova conduce i lettori attraverso una riflessione sui pregiudizi e sulle convinzioni che alimentano la conflittualità tra gli esseri umani e le altre forme di vita. Questo segmento si concentra sul superamento delle barriere mentali e culturali che ci spingono a vedere gli altri come “separati e contrari” a noi stessi. La narrazione di Laura diventa un potente strumento per scardinare queste convinzioni e per esplorare una visione più integrata della psiche, che riconosce il legame profondo tra umani, animali e piante.

Le pagine successive sono dedicate alla ricerca di verità e dimostrazioni scientifiche. Bova attinge a saperi antichi e moderni, guidando il lettore attraverso un confronto tra diverse epistemologie e offrendo nuove prospettive sulla nostra relazione con il mondo naturale. Questa sezione è arricchita da sapienti voci del passato, che fungono da guida nella ricerca di una comprensione più profonda e articolata delle nostre connessioni con il regno animale e vegetale.

Un cambiamento di prospettiva e una riflessione personale

“La bambina non mangia carne” non si limita a esplorare il passato e il presente; si proietta anche verso il futuro, cercando di superare le barriere spazio-temporali. Bova invita i lettori a riflettere su come le nostre convinzioni influenzano il nostro comportamento e il nostro rapporto con gli altri esseri viventi. La forza della narrazione risiede nella sua capacità di stimolare un cambiamento di prospettiva, incoraggiando i lettori a confrontare le proprie convinzioni con nuove informazioni e punti di vista. Questo libro offre uno specchio in cui è possibile osservare il proprio pensiero scientifico e le proprie convinzioni personali, promuovendo una consapevolezza più profonda e una maggiore apertura mentale.

Il desiderio di Laura di non mangiare carne diventa una metafora potente per esplorare e comprendere il contenuto psichico del cibo e il suo ruolo nella psiche universale. La riflessione di Bova sul “segreto” della psicoterapia e sull’importanza delle parole terapeutiche aggiunge una dimensione ulteriore alla narrazione, portando il lettore a considerare il potere del linguaggio nel processo di cambiamento evolutivo e di guarigione.

Un invito alla riflessione e alla scoperta

Alla fine del libro, i lettori sono invitati a intraprendere un percorso di riflessione e scoperta personale, basato sulle intuizioni e sulle rivelazioni offerte da Bova. La narrazione di “La bambina non mangia carne” è un appello a guardare oltre le apparenze e a esplorare le connessioni più profonde che ci legano agli altri esseri viventi. L’autrice non solo invita a una nuova comprensione del nostro posto nel mondo, ma offre anche strumenti e spunti per affrontare le questioni fondamentali della nostra esistenza con una mente più aperta e consapevole.

In conclusione, “La bambina non mangia carne” di Gloria Bova è un saggio che stimola la riflessione e la crescita personale. Con la sua narrazione unica e il suo approccio multidisciplinare, Bova ci guida attraverso un viaggio illuminante che ci sfida a rivedere le nostre convinzioni e a riconoscere il profondo legame che ci unisce a tutte le forme di vita. È una lettura imperdibile per chiunque sia interessato a esplorare il nostro posto nel mondo e a scoprire la bellezza di una visione integrata della psiche universale.

 

 

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