Il topo d’acqua dolce di Paolo Borghi

In “Il topo d’acqua dolce” di Paolo Borghi, una storia di ossessioni e tradimenti sconvolge la tranquilla vita di Roccafresca nel tardo Medioevo.

Gualtiero, sterile e disperato, accetta un patto oscuro che cambierà tutto ciò che conosce.

Intrighi, passioni e mistero si intrecciano in una trama avvincente che ti terrà incollato alle pagine.

Scopri il romanzo d’esordio di Borghi e lasciati catturare dal suo ritmo avvolgente e dalle sue descrizioni dettagliate! 

Puoi acquistare questo libro clickando su questo link

Se vuoi sostenere newslibri.it, clicka su questo link e offrici un caffè

La recensione di newslibri.it

“Il topo d’acqua dolce”, romanzo d’esordio di Paolo Borghi, è una storia che si sviluppa nel misterioso e affascinante contesto del tardo Medioevo, nella città immaginaria di Roccafresca. Sin dalle prime pagine, il lettore viene trasportato in un mondo intriso di passione, desiderio e scelte moralmente ambigue, dove i personaggi sono spinti da emozioni profonde e talvolta devastanti. La trama si costruisce con una lentezza calcolata, dando modo di immergersi nei luoghi e nelle psicologie complesse dei protagonisti.

Il perno attorno al quale ruota l’intera vicenda è Gualtiero, un uomo disperato per la sua incapacità di avere figli. La sua ossessione per la paternità lo conduce a un gesto disperato: offre una somma considerevole al suo amico, il maniscalco Gardwin, in cambio di una notte con sua moglie Hermelinda. Questo accordo, apparentemente concepito per risolvere una mancanza dolorosa, si rivela essere la scintilla che accende una serie di eventi imprevedibili e sconvolgenti, cambiando per sempre le vite dei protagonisti.

Paolo Borghi riesce a costruire un’atmosfera di tensione crescente, dove ogni passo sembra condurre verso l’inevitabile. La descrizione minuziosa dei luoghi e delle emozioni conferisce alla narrazione un senso di realismo crudo, quasi palpabile, che rende il lettore partecipe del dramma interiore vissuto dai personaggi. Ogni gesto, ogni sguardo, è carico di significato e preannuncia le conseguenze che andranno a stravolgere l’equilibrio precario delle loro esistenze.

Uno degli aspetti più affascinanti del romanzo è la complessità morale dei personaggi. Gualtiero non è un semplice protagonista, ma un uomo intrappolato tra il desiderio di realizzare il suo sogno di paternità e l’incapacità di accettare la realtà della sua sterilità. La sua scelta di coinvolgere Gardwin, un amico di lunga data, e Hermelinda, la moglie che ama, in un piano tanto discutibile, riflette la profondità della sua disperazione e il desiderio di avere il controllo su ciò che, in realtà, è fuori dalla sua portata.

La figura di Hermelinda è altrettanto affascinante. Inizialmente rappresentata come una vittima delle circostanze, il suo ruolo si evolve man mano che la trama avanza. Hermelinda è una donna costretta a subire le decisioni del marito, ma nonostante ciò, conserva una propria forza interiore, un’autonomia di pensiero che la rende più di una semplice pedina nel gioco di potere e desiderio dei due uomini. Il suo rapporto con Gardwin, che da amico del marito si trasforma in qualcosa di molto più complesso, aggiunge ulteriori strati di ambiguità alla vicenda, aumentando la tensione narrativa.

Gardwin, dal canto suo, è il personaggio che forse evolve meno, ma la sua presenza è cruciale nel determinare il destino degli altri. La sua accettazione dell’accordo con Gualtiero sembra quasi una resa al volere altrui, ma allo stesso tempo emerge come un uomo capace di agire in modo freddo e calcolato. Tuttavia, anche lui non può prevedere come l’esperienza lo cambierà e come si intreccerà nel destino degli altri.

Uno dei punti di forza del romanzo è la capacità dell’autore di far convivere una narrazione lenta e riflessiva con colpi di scena improvvisi che mantengono alta la tensione. L’indagine minuziosa delle emozioni e delle motivazioni dei personaggi si mescola con descrizioni precise dei luoghi, creando un quadro complesso in cui il mistero e l’introspezione si fondono perfettamente. **Borghi non si affretta a svelare le carte, ma preferisce guidare il lettore in un labirinto di relazioni e segreti che solo gradualmente si svelano nella loro interezza**.

L’ambientazione medievale di Roccafresca, con i suoi paesaggi suggestivi e l’atmosfera cupa, fa da perfetta cornice alla trama. L’autore utilizza il contesto storico come elemento chiave per arricchire la storia senza mai renderlo invadente. La scelta del periodo medievale serve non solo a creare un senso di mistero, ma anche a esplorare dinamiche sociali, culturali e personali che altrimenti potrebbero sembrare lontane dal lettore moderno. Questo conferisce alla narrazione un sapore unico, dove l’oscurità del Medioevo si riflette nelle passioni e nelle ossessioni dei protagonisti.

Borghi riesce a tratteggiare con grande abilità la tensione morale che attraversa tutto il romanzo. Ogni decisione dei personaggi sembra inevitabilmente condurre a conseguenze che mettono in discussione non solo le loro relazioni, ma anche la loro stessa identità. Il desiderio di controllo di Gualtiero si trasforma in una trappola, e ciò che all’inizio sembrava un piano ben congegnato si rivela essere il preludio a una serie di cambiamenti inarrestabili.

In conclusione, “Il topo d’acqua dolce” è un romanzo che esplora con grande sensibilità i limiti del desiderio umano e le conseguenze delle scelte che facciamo. Paolo Borghi, con il suo stile ricco di dettagli e la sua capacità di creare atmosfere dense e coinvolgenti, ci regala una storia che rimane impressa. Attraverso le vite di Gualtiero, Hermelinda e Gardwin, il lettore è invitato a riflettere sul senso della moralità, del potere e dell’ossessione. Un’opera di debutto potente e promettente, che lascia il segno.

#paoloborghi, #iltopodacquadolce, #narrativa, #santellieditore, #francomarani, #bookstagram, #bookinstagram, #booktok, #newslibri, #newslibriit, #newslibrirecensioniletterarie, #promozione, #recensioni, #recensioniletterarie,