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Il segreto di Francesco Di Bartolo

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Intrigato dal mistero dietro la scomparsa di Teresa Lovato?

“Il Segreto” di Francesco Di Bartolo ti immergerà in un vortice di indagini, sospetti e colpi di scena che terranno alta la tua attenzione.

Chi ha ucciso Teresa e quali segreti nascondeva la sua vita apparentemente perfetta?

Scopri la verità dietro il crimine in questo thriller avvincente che ti terrà incollato fino all’ultima pagina!

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La recensione di newslibri.it

“Il Segreto” di Francesco Di Bartolo è un romanzo avvincente che ci immerge fin dalle prime pagine in una trama intricata e ricca di mistero. Al centro della storia c’è la scomparsa di Teresa Lovato, una donna di 39 anni, sposata e senza figli, che ricopre il ruolo di responsabile amministrativa in un’importante azienda orafa di Vicenza. La sua vita sembra perfetta: un buon lavoro, un marito amorevole e un’apparente tranquillità. Tuttavia, tutto cambia improvvisamente quando Teresa non si presenta al lavoro e sembra sparire nel nulla.

Le indagini partono subito, guidate dal Piemme Giulia Clementi e dal maresciallo Gianni Baricco, due investigatori competenti e determinati a far luce sul caso. Le prime ipotesi sono quelle più drammatiche: femminicidio o sequestro di persona a scopo di estorsione. La narrazione ci trascina dentro l’angoscia di chi cerca risposte, facendoci percepire l’ansia crescente di fronte a una situazione che si complica di giorno in giorno.

Inizialmente, i sospetti si concentrano su Pietro Nardi, il marito di Teresa. Come spesso accade in questi casi, le indagini puntano subito verso la persona più vicina alla vittima. Pietro, dirigente di una casa farmaceutica, sembra avere tutte le caratteristiche di un uomo insospettabile, ma il sospetto aleggia comunque intorno a lui. Tuttavia, l’alibi di ferro di Pietro – si trovava a Dubai per un convegno medico al momento della scomparsa – sembra allontanarlo dall’accusa. Questo non impedisce però agli inquirenti di mantenere alta la vigilanza su di lui, poiché la dinamica dei fatti è ancora tutta da chiarire.

Due mesi dopo la scomparsa, il colpo di scena. Il corpo di Teresa viene ritrovato per caso da due ragazzi all’interno di una grotta calcarea sui Colli Berici. L’autopsia rivela che la donna è stata strangolata, portando alla luce una realtà ancora più inquietante. Chi avrebbe voluto farle del male? E perché?

Qui il romanzo si infittisce ulteriormente, con l’introduzione di un altro personaggio chiave: Gabriele Ceccato, un uomo con cui Teresa aveva una relazione da circa un anno. Anche se l’attenzione si sposta da Pietro a Gabriele, la sensazione di incertezza e dubbio persiste. I due uomini potrebbero aver agito insieme per eliminare Teresa? O c’è qualcosa di più oscuro e nascosto nelle loro vite?

Di Bartolo è abile nel tenere il lettore in sospeso, portando avanti la narrazione con una serie di colpi di scena che mantengono alta la tensione. Ogni nuovo indizio sembra portare a un vicolo cieco, o peggio, aprire nuove e inaspettate direzioni. Le lettere anonime che Teresa riceveva, contenenti fotografie che la ritraevano in situazioni compromettenti, aggiungono un ulteriore livello di mistero alla sua vita privata, allontanando sempre più la sua immagine dalla donna perfetta e di successo che tutti pensavano di conoscere.

La costruzione dei personaggi è un altro punto di forza del romanzo. Teresa è una figura complessa, il cui passato emerge poco a poco, svelando segreti e contraddizioni. Il lettore è spinto a riflettere su quanto spesso ciò che appare perfetto all’esterno possa nascondere ombre e fragilità profonde. Allo stesso tempo, il marito Pietro e Gabriele, l’amante, sono figure ambigue, avvolte da un alone di sospetto che li rende ancora più affascinanti e difficili da decifrare. Ma la sorpresa più grande arriva dai parenti di Teresa, in particolare dalla cugina Sofia, una ballerina in un night club che sembra avere un ruolo molto più ambiguo di quanto ci si aspetti.

Il tema dei segreti è centrale in questo romanzo. Ognuno dei protagonisti sembra nascondere qualcosa: gelosie, invidie, interessi economici. Questo crea un intreccio di emozioni e motivazioni che si intrecciano perfettamente con la suspense, rendendo “Il Segreto” una lettura coinvolgente. Francesco Di Bartolo è magistrale nel costruire una rete di relazioni complesse e sfaccettate, in cui il lettore non sa mai di chi fidarsi. Ogni personaggio è una potenziale minaccia, ogni relazione un possibile movente.

In questo contesto, il finale del romanzo non delude le aspettative. La verità, quando finalmente emerge, è tanto scioccante quanto soddisfacente. La rivelazione dei veri motivi dietro l’omicidio di Teresa arriva con un ritmo incalzante, e il lettore si rende conto che tutti i pezzi del puzzle erano già stati posizionati, ma in modo tale da nascondere la soluzione fino all’ultimo.

In conclusione, “Il Segreto” è un thriller che mescola sapientemente indagini poliziesche, drammi personali e segreti nascosti. Di Bartolo ci regala una storia ricca di colpi di scena, con una narrazione fluida e personaggi complessi che terranno il lettore con il fiato sospeso fino all’ultima pagina. Un romanzo da non perdere per chi ama i gialli intricati e le storie che mettono in discussione le apparenze.

 

 

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