Il 1861 a Tropea di Lucia D’Amore

Esplora le memorie inedite di Giuseppe Fazzari e rivivi i fatti storici nel libro “Il 1861 a Tropea” di Lucia D’Amore.

Scopri come i Calabresi hanno vissuto l’Unità d’Italia tra il crollo del Regno delle Due Sicilie e l’avvento del nuovo Stato sabaudo.

Un viaggio tra briganti, esili e rivolte, arricchito da documenti e testimonianze uniche.

Immergiti in una pagina cruciale del Risorgimento italiano e riscopri la storia con gli occhi di chi l’ha vissuta.

Leggi ora e rivivi un passato indimenticabile.

Il 1861 a Tropea. Memorie inedite di Giuseppe Fazzari (1817-1876) e altri ricordi sul Risorgimento e l’Unità d’Italia di Lucia D’Amore

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La recensione di newslibri.it

“Il 1961 a Tropea”, scritto da Lucia D’Amore, è un saggio che cattura immediatamente l’attenzione di chi è appassionato di storia italiana, soprattutto del periodo risorgimentale. Questo libro non è solo un’opera storica, ma un vero e proprio viaggio nel tempo, capace di trasportare il lettore nella Calabria del XIX secolo, un luogo e un’epoca in cui il Risorgimento ha avuto un impatto profondo e spesso trascurato dalla storiografia ufficiale.

Un viaggio nel cuore del Risorgimento calabrese

Il libro si apre con una data che risuona profondamente nella memoria collettiva degli italiani: il 17 marzo 1861, il giorno in cui l’Italia è stata ufficialmente unita. Tuttavia, Lucia D’Amore va oltre la narrazione convenzionale, portando alla luce le vicende meno note ma ugualmente significative della Calabria e, in particolare, della cittadina di Tropea. Attraverso le memorie inedite del proprietario terriero Giuseppe Fazzari, un personaggio poco conosciuto ma straordinariamente rilevante, l’autrice riesce a catturare l’attenzione del lettore, offrendo una prospettiva unica sugli eventi tumultuosi di quel periodo. La sua analisi dei libri contabili è molto rilevante, ai fini della storia.

L’immagine del Regno delle Due Sicilie in frantumi e dell’esercito borbonico allo sbando è potente e drammatica. D’Amore dipinge un quadro vivido e inquietante della realtà calabrese dell’epoca, rendendo il lettore consapevole delle difficoltà e delle tensioni che caratterizzavano la regione in quegli anni.

La storia nascosta dei Calabresi

Uno degli aspetti più affascinanti del saggio è la sua capacità di dare voce ai Calabresi, un popolo che spesso è stato trascurato nelle narrazioni storiche del Risorgimento. Lucia D’Amore utilizza documenti e testimonianze inedite per ricostruire la storia di Tropea e della Calabria, offrendo una prospettiva locale su eventi di portata nazionale. Questo approccio rende il libro non solo interessante, ma anche innovativo, arricchendo la storiografia del Risorgimento italiano.

Tra i carteggi e i documenti di famiglia dell’autrice emergono non solo gli aspetti della storia familiare, ma anche dettagli preziosi sulla storia locale tropeana. Questi ricordi di famiglia non sono semplicemente aneddoti personali, ma rappresentano tasselli fondamentali per comprendere il contesto più ampio in cui si è svolto il processo di unificazione italiana. D’Amore dimostra come la storia e l’economia di una piccola cittadina possano riflettere le dinamiche e le tensioni di un’intera nazione.

Un’opera che colma un vuoto nella storiografia

La Calabria, a differenza della Sicilia, ha sofferto di una mancanza di rielaborazione storico-letteraria del Risorgimento e del processo di unificazione del Paese. Questo saggio di Lucia D’Amore ha l’ambizione di colmare questo vuoto, offrendo un’ampia interpretazione dei fenomeni storici attraverso gli occhi dei Calabresi. Il lettore si trova così di fronte a un’opera che non solo informa, ma stimola anche una riflessione profonda su come la storia è stata scritta e raccontata fino a oggi.

Il desiderio di comprendere meglio la storia del proprio paese, di scoprire le storie non raccontate e di dare voce a coloro che sono stati esclusi dalla narrazione dominante, è ciò che spinge il lettore a immergersi nelle pagine di questo libro. D’Amore, con il suo lavoro meticoloso e appassionato, riesce a risvegliare questo desiderio, trasformando un saggio storico in un’opera avvincente e profondamente coinvolgente.

Un invito a riscoprire la storia attraverso nuove lenti

Alla fine della lettura, il lettore non può fare a meno di sentirsi arricchito e ispirato. “Il 1961 a Tropea” non è solo una cronaca degli eventi passati, ma un invito a riscoprire la storia attraverso nuove lenti, a considerare punti di vista diversi e a riflettere su come il passato continui a influenzare il presente. Lucia D’Amore, con il suo saggio, riesce a dimostrare che la storia non è mai una narrazione monolitica, ma un mosaico complesso di voci, esperienze e prospettive diverse.

Il libro, quindi, diventa non solo un’opera da leggere, ma anche uno strumento di riflessione e di approfondimento. Il lettore è invitato a interrogarsi su come la storia viene raccontata, su quali voci vengono incluse e quali vengono escluse, e su come possiamo, oggi, rendere giustizia a quelle storie che sono state dimenticate o trascurate.

“Il 1961 a Tropea: Memorie inedite di Giuseppe Fazzari (1817-1876) e altri ricordi sul Risorgimento e l’Unità d’Italia” è un saggio che merita di essere letto da chiunque sia interessato alla storia italiana, e in particolare al Risorgimento. Lucia D’Amore, con la sua scrittura precisa e appassionata, offre un contributo significativo alla storiografia del periodo, nella narrazione specifica del Risorgimento in Calabria. Questo libro non solo informa, ma ispira, invita alla riflessione e arricchisce la comprensione della storia del nostro Paese. Una lettura indispensabile per chiunque voglia comprendere appieno le radici dell’Italia moderna.

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