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Due di Enrico Brizzi

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Rivivi l’intensità dell’amore giovanile con “Due” di Enrico Brizzi, il sequel che torna a raccontare la storia di Alex e Aidi, protagonisti di “Jack Frusciante è uscito dal gruppo”.

Immergiti nelle emozioni di una separazione tra continenti, tra lettere struggenti e riflessioni sulla crescita personale.

Scopri se la distanza può davvero separare due anime legate dal destino e ritrova la magia del loro sguardo.

Leggi ora e riprendi il viaggio che ha emozionato generazioni di lettori! 

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La recensione di newslibri.it

“Due” di Enrico Brizzi è un romanzo che segna il ritorno di Alex e Aidi, i protagonisti che hanno emozionato generazioni di lettori con “Jack Frusciante è uscito dal gruppo”, uno dei grandi successi della letteratura italiana degli anni ’90. A distanza di trent’anni dalla loro prima apparizione, Brizzi ci offre un nuovo capitolo della loro storia, arricchendo la narrazione con una profondità e una maturità che riflettono l’evoluzione dei personaggi e dello stesso autore. Il risultato è un romanzo coinvolgente, intenso e nostalgico, che affronta temi universali come l’amore, la crescita personale e la difficoltà di mantenere intatti i legami di fronte alla distanza.

Un viaggio tra passato e presente

“Due” si apre nel giugno del 1992, un periodo cruciale nella storia europea e personale di Alex, detto “il vecchio Alex”. La sua amata Adelaide (Aidi) è partita per un anno di studio in una remota contea della Pennsylvania, lasciandolo solo a Bologna, smarrito e incapace di gestire l’assenza. Alex è l’ombra di se stesso, consumato dalla nostalgia e dal vuoto che Aidi ha lasciato nella sua vita. Tuttavia, nonostante la sofferenza, trova una via di fuga nei suoi amici e nel desiderio di viaggiare, di esplorare l’Europa con un interrail, un’avventura che sembra offrirgli una parvenza di libertà e distrazione.

Parallelamente, il romanzo segue Aidi, che dall’altra parte dell’oceano, in America, si ritrova alle prese con la propria solitudine. La sua vita nel Nuovo Mondo è lontana dalle aspettative e affrontare l’assenza di Alex diventa un fardello pesante. I due protagonisti sono separati fisicamente, ma non riescono a dimenticarsi: il loro legame continua a influenzare le loro scelte e a determinare i loro stati d’animo.

Brizzi utilizza con maestria la tecnica della narrazione a due voci, alternando i punti di vista di Alex e Aidi. Questo espediente permette al lettore di vivere contemporaneamente due esperienze, due mondi opposti ma interconnessi, caratterizzati da una nostalgia struggente e dalla difficoltà di crescere senza perdere la propria identità. Le lettere e i diari che i protagonisti scrivono diventano uno strumento per elaborare la distanza e riflettere su ciò che significa davvero crescere e rimanere fedeli a se stessi.

La distanza: un ostacolo insormontabile?

Uno dei temi principali del romanzo è la distanza, non solo geografica ma anche emotiva, che mette alla prova il rapporto tra Alex e Aidi. Brizzi esplora con sensibilità il concetto di distanza come condanna, un muro invisibile che separa due persone che si amano, ma che allo stesso tempo può rappresentare un’opportunità di crescita personale. Alex e Aidi sono costretti a fare i conti con il cambiamento e con la necessità di trovare un nuovo equilibrio, sia dentro di loro che nella loro relazione.

La domanda che emerge costantemente è: si può crescere restando fedeli a se stessi? E, soprattutto, è possibile mantenere intatti i sentimenti in un mondo che cambia così rapidamente? I due protagonisti si pongono queste domande mentre affrontano le difficoltà del loro percorso, cercando di capire cosa raccontare l’uno all’altro e cosa invece tenere per sé, un dilemma che spesso si presenta nelle relazioni a distanza.

La crescita personale e il ritorno alle radici

Il romanzo non si limita a raccontare una storia d’amore giovanile, ma affronta temi più complessi legati alla crescita personale e alla scoperta di sé. Alex e Aidi, separati dalla distanza e dalle circostanze della vita, sono costretti a riflettere su chi sono e su cosa vogliono diventare. Il viaggio diventa una metafora della loro evoluzione interiore, un percorso che li porterà a confrontarsi con i propri desideri, paure e limiti.

L’ambientazione del 1992, un anno di cambiamenti importanti per l’Europa, si intreccia con le vicende personali dei protagonisti, riflettendo un’epoca di confini che cadono e di nuove opportunità. Per Alex, l’interrail attraverso l’Europa è una fuga dalla sofferenza, ma anche un modo per esplorare il mondo e se stesso. Allo stesso tempo, Aidi si confronta con la realtà del Nuovo Mondo, scoprendo che non sempre l’avventura porta con sé la libertà tanto desiderata.

Il ritorno di Brizzi e l’eredità di “Jack Frusciante”

Con “Due”, Enrico Brizzi ci offre una nuova prospettiva sui protagonisti che hanno emozionato milioni di lettori con “Jack Frusciante è uscito dal gruppo”. Questo nuovo capitolo della loro storia non è solo una continuazione, ma un’ulteriore esplorazione della complessità delle relazioni umane, dei sentimenti e delle sfide che accompagnano la crescita.

Brizzi riesce a mantenere la freschezza e l’energia che caratterizzavano il suo primo romanzo, ma con una maturità narrativa che riflette i trent’anni trascorsi dalla pubblicazione di “Jack Frusciante”. La sua scrittura è densa di emozioni, capace di catturare il lettore e di trasportarlo nel mondo di Alex e Aidi, facendogli rivivere la stagione elettrica dei diciott’anni, con tutte le sue incertezze, dolori e scoperte.

Conclusione

“Due” di Enrico Brizzi è un romanzo intenso e coinvolgente, che esplora la complessità delle relazioni a distanza e il processo di crescita personale. La narrazione a due voci permette al lettore di immergersi nelle vite di Alex e Aidi, seguendo i loro percorsi separati ma intrecciati dal filo invisibile dell’amore e della nostalgia. Con la sua scrittura poetica e coinvolgente, Brizzi ci regala un romanzo che tocca il cuore e invita a riflettere su cosa significhi davvero crescere e rimanere fedeli a se stessi. 

 

 

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