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Come il sole a Gennaio. Quel tempo di me e di te di Annalisa Caravante

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Scopri il mistero avvincente di Ferdinando, detto il dottore, nel cuore della Napoli del 1939.

Questo personaggio enigmatico, amato e temuto, sconvolge la vita di una giovane donna, in un’epoca segnata da proibizioni e segreti.

Lasciati travolgere dalla passione e dall’intrigo, in un racconto dove ogni scelta può cambiare il destino.

Leggi ora “Come il sole a Gennaio” e immergiti in un viaggio di amore, pericolo e scoperta. 

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La recensione di newslibri.it

“Come il sole a Gennaio. Quel tempo di me e di te” di Annalisa Caravante è un romanzo avvolgente che ci trasporta nella Napoli del 1939, un periodo oscuro in cui la città è stretta nella morsa della dittatura fascista. In questo contesto di tensione e incertezze, l’autrice ci presenta un personaggio enigmatico e affascinante, Ferdinando il dottore, la cui misteriosa presenza sconvolge la vita degli abitanti di un vecchio palazzo napoletano, e in particolare della giovane Nina.

Ferdinando è l’incarnazione del mistero: nessuno sa chi sia realmente, da dove venga o quale sia il suo lavoro. Tuttavia, una cosa è certa: il suo fascino è innegabile, soprattutto per le donne. Ricco, cortese ed elegante, Ferdinando si muove con disinvoltura tra le ombre di una Napoli segreta, portando con sé un alone di pericolo e attrazione. La sua figura ricorda quei personaggi dei film noir, carismatici e allo stesso tempo sfuggenti, che sembrano destinati a portare scompiglio ovunque vadano.

Il cuore del romanzo ruota attorno alla relazione tra Ferdinando e Nina, una giovane donna che si ritrova catapultata in un vortice di emozioni contrastanti. Nina è una figura emblematica della gioventù di quell’epoca: desiderosa di vivere, di amare e di scoprire il mondo, ma al tempo stesso limitata dalle restrizioni imposte dal regime fascista. La sua vita cambia radicalmente con l’arrivo di Ferdinando, che rappresenta per lei l’occasione di sperimentare un amore intenso e travolgente, ma anche pericoloso e inaccessibile.

Il rapporto tra i due protagonisti è descritto con grande sensibilità e profondità. Ferdinando, con il suo carico di segreti e promesse non dette, è una figura che sfugge continuamente, incapace di rivelarsi completamente a Nina, nonostante l’intensità del loro legame. La tensione tra il desiderio di sapere e la paura della verità è una delle forze trainanti del romanzo, che mantiene il lettore avvinto fino all’ultima pagina.

Annalisa Caravante dipinge con maestria il quadro storico di una Napoli soffocata dalle leggi e dalle limitazioni del regime fascista, dove ogni aspetto della vita quotidiana è controllato e regolamentato. Tuttavia, al di là della rigida cornice storica, emerge con forza il desiderio di libertà e di amore dei protagonisti, che cercano di trovare un senso e uno spazio per la propria esistenza in un mondo che sembra volerli schiacciare. La città stessa diventa quasi un personaggio a sé stante, con le sue strade strette, i palazzi antichi e la costante presenza del mare, che sembra riflettere i sentimenti contrastanti dei personaggi.

Un altro elemento di grande interesse nel romanzo è la continua ambiguità che avvolge la figura di Ferdinando. Le sue azioni, spesso inspiegabili e oscure, creano una costante tensione narrativa. Ferdinando non è solo un uomo di fascino, ma un uomo che porta con sé un carico di mistero che non si svela facilmente. La frase “Da quello che faccio dipende il destino di molti altri” pronunciata da Ferdinando in risposta alla curiosità di Nina, è una chiave di lettura del personaggio: egli è coinvolto in qualcosa di molto più grande di lui, qualcosa che lo costringe a vivere nell’ombra e a mantenere le distanze da chiunque cerchi di avvicinarsi troppo.

Il romanzo esplora, attraverso i suoi personaggi, temi universali come l’amore, la paura, il desiderio di libertà e la lotta contro un destino che sembra già scritto. La storia d’amore tra Ferdinando e Nina, pur essendo il fulcro della narrazione, è anche il pretesto per riflettere su questioni più ampie, come il ruolo delle donne in una società patriarcale e oppressiva, e il significato di essere liberi in un mondo in cui la libertà è un privilegio di pochi.

Lo stile di Annalisa Caravante è evocativo e ricco di dettagli, capace di trasportare il lettore non solo nei vicoli di una Napoli d’altri tempi, ma anche nei meandri delle emozioni e dei pensieri più reconditi dei protagonisti. Le descrizioni della città, delle sue atmosfere e dei suoi abitanti sono così vivide che sembra di poter respirare l’aria salmastra del mare e di udire il fruscio delle gonne delle donne che attraversano la strada.

In conclusione, “Come il sole a Gennaio. Quel tempo di me e di te” è un romanzo che sa catturare il lettore con la sua trama avvincente, i suoi personaggi complessi e la sua ambientazione storica curata nei minimi dettagli. È un viaggio affascinante nel passato, ma anche una riflessione profonda sui temi che ancora oggi ci toccano da vicino: l’amore, la libertà e il mistero dell’identità. Una lettura consigliata per chi ama le storie ricche di passione, suspense e umanità.

 

 

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