8 racconti fantastici di Marguerite Gautier

Scopri “8 Racconti Fantastici”, una raccolta unica di fiabe moderne che reinterpreta in chiave distopica le festività cristiane più amate.

Ogni racconto unisce la visione cristiana e quella matematico-scientifica, creando storie che esplorano il concetto di Tempo in modo affascinante e profondo.

Tra questi, “Il Natale di Natale” è finalista del Premio Internazionale “Michelangelo Buonarroti”.

Immergiti in un viaggio narrativo che ti farà riflettere e sognare: leggi ora! 

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La recensione di newslibri.it

“8 Racconti Fantastici” di Marguerite Gautier è una raccolta di racconti che sfida e al tempo stesso affascina il lettore, trasportandolo in un mondo che mescola sapientemente il fantastico, il distopico e il filosofico. Questi otto racconti, concepiti come moderne fiabe, offrono una reinterpretazione originale di alcune delle più significative festività cristiane, tra cui Epifania, San Valentino, Pasqua, Natale e altre ancora. L’autrice ci conduce in un viaggio narrativo che va ben oltre la semplice celebrazione di queste festività, esplorando temi profondi come il Tempo e la sua percezione, intrecciando prospettive opposte, quella cristiana e quella matematico-scientifica.

Fin da subito, ciò che colpisce è l’audacia con cui Gautier gioca con il concetto di Tempo. Non è il tempo cronologico, quello che misuriamo con orologi e calendari, ma il Tempo cairologico, il “καιρός” degli antichi greci. Questo tipo di tempo rappresenta il momento giusto o opportuno, un’idea che ci invita a riflettere su come viviamo e percepiamo gli eventi, in particolare quelli legati alle festività e ai cicli della vita. Attraverso questi racconti, Gautier sembra suggerire che dietro ogni festività c’è un significato più profondo, legato a una dimensione temporale diversa, dove il passato, il presente e il futuro si intrecciano in modi inaspettati.

Ogni racconto è un piccolo universo a sé stante, ma c’è un filo conduttore che li lega tutti: il concetto del Tempo. Questo tema viene esplorato da diverse prospettive, creando un dialogo costante tra fede e scienza, tra mito e ragione. La narrazione riesce a mantenere una delicatezza quasi poetica, pur affrontando concetti complessi. Gautier si ispira alla struttura delle “Short Stories” di Somerset Maugham, che combinano uno stile narrativo diretto con una profondità riflessiva, capace di sorprendere il lettore con finali spesso inaspettati.

Uno degli elementi più affascinanti di questa raccolta è proprio la fusione di prospettive apparentemente inconciliabili. La visione cristiana, con la sua enfasi sul sacro e sul trascendente, si confronta con una prospettiva matematico-scientifica, più ancorata alla logica e alla quantificazione della realtà. Gautier non prende una posizione univoca: lascia che queste due visioni convivano, si influenzino e si arricchiscano a vicenda. Questo approccio dona ai racconti una qualità quasi mistica, in cui ogni festività diventa un’occasione per esplorare non solo il mondo esterno, ma anche quello interiore dei personaggi.

Prendiamo ad esempio “Il Natale di Natale”, l’ottavo racconto della raccolta, che ha ricevuto un importante riconoscimento, qualificandosi tra i finalisti del Premio Internazionale “Michelangelo Buonarroti”. Questo racconto è forse l’emblema perfetto dello stile di Gautier: una storia che, pur centrata sul Natale, va ben oltre la tradizionale narrazione di pace e famiglia. Qui, il Natale diventa un simbolo del Tempo che si ripete, un ciclo che si rigenera ma che, al tempo stesso, si trasforma, portando con sé nuove riflessioni su cosa significhi davvero festeggiare e ricordare.

Il Carnevale, invece, viene presentato come una festa che oscilla tra maschera e realtà, dove i confini tra il sé autentico e quello fittizio diventano sempre più sfumati. Anche qui, il concetto di Tempo gioca un ruolo centrale, poiché il Carnevale è per sua natura una celebrazione che sovverte l’ordine e il tempo lineare, permettendo ai personaggi di vivere in una dimensione sospesa, dove tutto sembra possibile.

Un altro racconto particolarmente interessante è quello dedicato alla Commemorazione dei Morti. In questo caso, il Tempo diventa il ponte tra i vivi e i defunti, una finestra aperta che permette ai protagonisti di confrontarsi con ciò che è stato, ciò che è e ciò che potrebbe ancora essere. L’autrice esplora la percezione del tempo da una prospettiva quasi quantistica, suggerendo che passato e futuro non sono entità fisse, ma flussi in continuo movimento che si influenzano reciprocamente.

Ciò che rende “8 Racconti Fantastici” così coinvolgente è la capacità di Gautier di trattare temi universali in modo accessibile, senza mai cadere nella banalità o nell’eccessiva complessità. Le festività, che tutti conosciamo e celebriamo, vengono trasformate in occasioni per riflettere sulla nostra esistenza, sul nostro rapporto con il Tempo e con ciò che consideriamo sacro. La narrazione è avvolta in un’atmosfera quasi magica, dove il reale e l’irreale si fondono, creando uno spazio in cui il lettore può perdersi e ritrovarsi.

In conclusione, “8 Racconti Fantastici” è una raccolta che sfida le convenzioni del genere, mescolando elementi fantastici, filosofici e storici per offrire una visione unica e innovativa del mondo. Marguerite Gautier ha saputo creare un’opera che non solo intrattiene, ma stimola anche una profonda riflessione. Ogni racconto è un piccolo gioiello di narrazione, capace di trasportare il lettore in mondi paralleli e, al tempo stesso, di farlo riflettere sulla sua stessa realtà. Se cerchi una lettura che possa affascinarti e farti pensare, questa raccolta è un viaggio imperdibile. 

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